Dark Side
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Dark Side

Dark Side

Ognuno di noi ha un lato più oscuro E ritengo che un artista per essere autentico debba far emergere con coraggio anche quello. 

Il lato più oscuro nel mio caso è palesare le paure più intime e profonde per esorcizzarle e quindi per superarle, o in altri casi semplicemente il puro piacere per il Dark, il piacere di ritrarre quelle sensazioni “gotiche” che possono essere estremamente affascinanti ed anche molto rock… 

Un pensiero più lungo però merita la mia opera “Metamorfosi”:  quest’opera è la più sofferta e travagliata di tutta la mia produzione artistica fino ad oggi. E’ l’opera che ho creato mentre elaboravo lutto per la morte di mio padre…

Creata con un materiale scuro, minerale e vegetale insieme, derivante dal carbonio, il bitume di Giudea…

Ricordo che il pennello scorreva nervoso e rabbioso sulla tela, in certi momenti so di averla anche graffiata con il retro del pennello… 

La tela rappresenta una figura umana che può essere interpretata sia come maschile che come femminile, perché quella sono io che mi mescolo con mio padre, sono insieme a lui, noi due che diventiamo una cosa sola… quindi sono io che muoio insieme a lui, che finisco dentro l’oscurità con una parte del mio  fisico.  Ma con l’altra parte cerco anche di uscirne e di tornare alla luce. Ho toccato il fondo più nero, perché l’amore per lui è infinito e la sua mancanza mi era insopportabile, ma fortunatamente lui mi ha insegnato che bisogna sempre rialzarsi e combattere, che c’è sempre un perché anche se non lo vediamo e che la morte va accettata perché fa parte della vita e la vita è perfetta così com’è, perché chi l’ha creata sapeva bene quello che faceva… 

Dunque “Metamorfosi” è  una tela che racconta dei cambiamenti da donna a uomo e viceversa, dall’oscurità alla luce, un’opera dove c’è tanta sofferenza, ma alla fine c’è anche la vittoria, la rinascita ad una nuova consapevolezza e accettazione serena.